Cari amici del Kalahari,

sono già passate 10 settimane da quando sono arrivata qui nel Kalahari e fra poco è ora di tornare in Italia. Ho voglia di vedere i miei figli e la mia nipotina. Questa volta sono molto stanca e ho proprio bisogno di riposare per un po’ di giorni.

Nella casa dei bambini va tutto abbastanza bene.

Il nostro centro diurno cresce mese dopo mese e tanti bambini che vorrebbero venire da noi non li posso accettare perché non c’è più posto sul nostro pulmino.

Tutti questi bambini avrebbero bisogno di essere seguiti: sono bimbi affamati, bisognosi e tanti fra di loro sono malati. Più è il tempo che trascorro con loro, più li sento diventare bambini miei. Alcuni di loro iniziano a raccontare piccoli frammenti del loro passato, altri tengono tutto dentro ma vedo che sono tristi. Altre informazioni mi arrivano da parenti o conoscenti, e così pian piano posso comporre i puzzles della loro storia ed imparo a capire meglio le loro reazioni ed i loro comportamenti. Ognuno ha un suo passato pesante ed io cerco di capire, di aiutare e di intervenire. Alcuni bimbi fanno grandi progressi, con altri purtroppo vedo ancora pochi miglioramenti. So che ci vuole tempo, i passi in avanti possono essere fatti solo lentamente, ma mi piacerebbe vederli tutti sani e sereni.

Il lavoro da fare è moltissimo, sempre di più, devo imparare a misurare meglio le mie forze, purtroppo non sono più una giovincella!!!

Ma amo questi bambini con tutto il mio cuore, è per loro che tutti noi ci stiamo impegnando: GRAZIE! Sono convinta che con l’aiuto ed il sostegno di tutte le persone che credono in questo progetto possiamo garantire un futuro sereno e solido a tanti bambini.

L’AIDS continua a fare le sue vittime: il 10% della popolazione del Botswana è orfana!! Il personale si comporta abbastanza bene, ma devo sempre incitarlo e controllarlo, altrimenti le cose non vanno come dovrebbero.

Adesso vi mando un caro saluto e vi ringrazio di esserci.

Con tanto affetto,

Cecilia