Molti dei nostri bambini sono boscimani o san, etnia che costituisce uno dei più antichi rami dell’evoluzione dell’uomo moderno, essendo rimasta isolata geneticamente per un tempo stimato intorno ai 100.000 anni. Nonostante sia stata dimostrata la presenza nel loro territorio da almeno 20.000 anni, esistono resti di scheletri compatibili con questa popolazione ben più antichi risalenti addirittura a 100.000 anni fa, è il cosiddetto popolo degli strandlopers o boscopoidi della regione costiera della Namibia. Strandloper significa in lingua afrikaans “camminatore di spiaggia”, in riferimento allo stile di vita di questo antichissimo popolo che viveva raccogliendo conchiglie e altri organismi lungo la costa. La cosa interessante di questi scheletri è il rapporto teorico tra il peso del cervello e del corpo, superiore ad ogni altro Homo sapiens esistito dal passato al presente: i boscopoidi avevano una capacità del cranio superiore del 30% a quella dell’uomo moderno, su un corpo da pigmeo. Con questi grandi crani si suppone avessero un’intelligenza fuori del comune e in effetti sono state trovate tra i reperti alcune piccole trappole per la pesca veramente ingegnose, inoltre si hanno le prime testimonianze di sepolture rituali. Altro fattore d’interesse è il loro stile di vita legato esclusivamente al mare che li distingueva da ogni altro Homo sapiens più arcaico.

I san hanno caratteristiche somatiche particolari: sono piccoli di statura con la pelle bruno-giallastra e hanno tratti somatici simili a quelli degli orientali con occhi a mandorla e zigomi alti.