Il governo ha recentemente posto grande attenzione alla tutela dell’ambiente e l’estensione delle aree protette sta procedendo gradualmente verso la meta del 20% del territorio. Peculiarità della gestione di queste aree, di diretta derivazione anglosassone, è la compartecipazione dei settori pubblico e privato, così che gli stessi proprietari terrieri si sentano sempre più responsabilizzati nella gestione del territorio. La regolamentazione della caccia è stata affrontata con saggezza. Il governo organizza periodiche battute di caccia grossa aperte ai privati (anche stranieri) in base all’eventuale esubero di capi delle varie specie, in particolare elefanti, rispetto alle risorse disponibili. Questo approccio ha consentito di arrestare il fenomeno del bracconaggio sia in modo diretto che in modo indiretto. Infatti queste iniziative hanno permesso di immettere sul mercato un flusso di pellami ed altro, ciò che ha fatto abbassare i prezzi degli stessi, rendendo meno conveniente la caccia clandestina.

Le aride terre del Botswana ospitano varie specie. Anzitutto il paese presenta oltre settanta specie di serpenti, compresi tre cobra sputatori. Nella zona dell’Okavango si può avvistare con facilità il velenoso boomslang (termine afrikaans che significa “serpente arboricolo”). Vi sono molte specie di uccelli, tra cui la gru pavonina, il colombo tomboliere e il cosiddetto uccello segretario, che si nutre proprio di serpenti.

Gli splendidi parchi nazionali e le stupende tenute private ospitano una grande varietà di animali, come elefanti, leopardi, ghepardi, iene maculate, facoceri, rinoceronti neri e bianchi, struzzi, licaoni, giraffe, ippopotami, zebre, leoni e molti altri.

La maggior parte del territorio presenta specie adatte al clima arido. In particolare crescono con facilità le piante di acacia e i bassi arbusti spinosi. Le uniche foreste decidue si trovano nel nord-est e forniscono anche una discreta quantità di legname.