Cari amici,

Come ogni anno, in occasione della festa di Natale desideriamo porvi i nostri migliori auguri e ringraziarvi per tutto quello che fate a sostegno del nostro progetto. Senza il vostro aiuto non sarebbe possibile continuarlo e garantire il supporto, l’insegnamento e la speranza che giorno per giorno vengono dati ai nostri bimbi e alle nostre donne. Proseguono inoltre le adozioni a distanza che molti di voi sostengono e che sono un grande aiuto per il nostro centro.

Sono tornata dal Kalahari alla fine di maggio. Quest’anno avevo deciso di rimanere in Italia alcuni mesi in più per motivi famigliari e di salute. E come sempre mi succede, il mio cuore si divide fra due mondi: l’Italia e l’Africa. Quando sono in Botswana mi mancano i miei affetti più cari in Italia, mia figlia Manuela, i miei adorabili nipoti, i miei amici e i miei famigliari in Svizzera, il giardino con i suoi meravigliosi fiori e i nostri tre esuberanti cani.

Ma qui in Italia penso con nostalgia a quel posto in mezzo al nulla che si chiama Kalahari e soffro non poco del mal d’Africa.  Mi manca l’altra metà della mia famiglia: mio figlio Andreas con mia nuora Charlcie e il quarto e più piccolo dei miei nipoti. Mi vengono in mente i grandi e profondi occhi dei “nostri” splendidi bambini del centro, che esprimono  gioia, stupore e allegria, ma sfortunatamente troppe volte anche preoccupazione, delusione e dolore. Ricordo il popolo dei San (boshimani) che non hanno niente o molto poco, ma sono ricchi perché, malgrado la loro situazione spesso dura, se non disperata, hanno la forza di essere leggeri e di sorridere. Mi mancano i paesaggi aridi e al tempo stesso pieni di vita, gli animali che saltano nella boscaglia, i colori e i profumi del deserto, i tramonti stupendi e unici e l’immenso cielo stellato. Sogno le mie passeggiate mattutine dove mi trovo sola, sola con me stessa. I miei occhi contemplano la vastità dell’orizzonte, l’immensità degli spazzi liberi e aperti, ascolto il canto di una infinità di uccelli diversi, i richiami degli animali e inspiro l’aria pura e profumata di quella terra povera e ricca nello stesso tempo. Riesco a mettere da parte le mie preoccupazioni e le mie ansie per stare in pace con me stessa. Sono momenti preziosissimi. Sono riconoscente di aver potuto realizzare quel sogno che è sempre stato nel mio cuore: avere cura dei bambini in Africa. Grazie anche al mio ex compagno Daniele che ha reso possibile la realizzazione del mio grande desiderio.

Un grande grazie a mia figlia Manuela, a Charlcie e a mio figlio Andreas, al nostro presidente, il dottor Giancarlo Fontana, e sua moglie Anna, a Daniele Mistrangelo, a Daria, Carla e Mavi e a Margreth e Urs Mühlemann, tutti loro e tanti altri si dedicano con entusiasmo e professionalità a questo progetto. Grazie infinite anche alla signora Anna Gardin, a Giovanna e Marco Zanichelli e a tutti voi, che credete in questo progetto e ci aiutate e sostenete.

 

Ora passo la parola a mia nuora  Charlcie che vi informa sullo sviluppo e i progressi dei nostri progetti, sul lavoro svolto durante i mesi passati e sulle nostre iniziative per il prossimo anno scolastico.

Finalmente abbiamo avuto la nostra prima pioggia e la sua bellezza è affascinante e potente. È stata la prima pioggia in 7 mesi. In Botswana la pioggia si chiama “Pula” ed è un dono di madre natura che sogniamo, desideriamo e amiamo quando arriva. La vita nella boscaglia è difficile, ma bella e invece di parlare di tutte le difficoltà e i problemi, vorrei condividere con voi la bellezza e la promessa di un futuro migliore.                                                                                                                                  

La scuola materna Paolo Zanichelli opera da oltre 17 anni e il legame stabilito con la comunità di D’kar è forte. Quando sono arrivata per la prima volta, ho seguito Cecilia in modo da poter familiarizzare con la scuola e la comunità. Non dimenticherò mai il primo incontro genitori/insegnanti a cui ho partecipato con lei a D’kar. Quando la riunione stava per concludersi, alcuni genitori si sono alzati per riconoscere pubblicamente i benefici e il duro lavoro che è stato svolto nella scuola, ma anche per ringraziare Cecilia e tutti coloro che hanno reso possibile il progetto grazie alla loro determinazione e dedizione. Quando abbiamo lasciato l’incontro, Cecilia mi ha detto che era la prima volta dall’inizio del progetto che la comunità aveva condiviso il suo sostegno e l’orgoglio per ciò che facciamo. Siamo stati finalmente accettati nella comunità, ci sono voluti più di 10 anni!

Nel corso degli anni, la scuola materna si è trasformata in un esempio di successo e standard elevati in grado di fornire istruzione per la prima infanzia a 90 bambini ogni anno. Siamo cresciuti fino a diventare la più grande scuola materna del distretto di Ghanzi, che offre un rifugio sicuro per i bambini svantaggiati che vivono a D’Kar. Funzionari del governo e altre scuole materne vengono regolarmente a visitare la scuola e usano il nostro standard di istruzione come esempio. Siamo orgogliosi dei nostri successi e di essere un modello per coloro che cercano di fornire educazione alla prima infanzia per il popolo del Botswana.

La più grande ricompensa che riceviamo quotidianamente qui è la felicità, i sorrisi e le risate che riempiono l’aria quando la scuola è aperta. Quando l’autobus arriva la mattina e i bambini scendono, non c’è paura, né lacrime ma solo sorrisi ed eccitazione per ciò che la giornata ha da offrire. Questi bambini provengono da situazioni dure, difficili e spesso disperate e vedere le risate e la felicità nei loro occhi è straordinario per noi e per loro. Stiamo creando un effetto duraturo che cambia la vita di questi bambini. Chissà, forse il futuro presidente del Botswana verrà da questa scuola!

Dato che siamo una giovane associazione, alcuni dei primissimi bambini che hanno frequentato questa scuola stanno entrando al liceo e speriamo che continueranno a proseguire gli studi acquisendo le competenze di cui hanno bisogno per migliorare la loro situazione e quella di coloro che li circondano. Il cerchio verrà chiuso quando i bambini di questa scuola cresceranno e restituiranno ciò che hanno ricevuto alla loro comunità. La nostra gioia sarà difficile da contenere quando un bambino che ha studiato da noi ritornerà da adulto con il desiderio di essere un insegnante o che diventerà un politico che lotterà per migliorare l’educazione della sua gente. Questo è un progetto a lungo termine che continuerà a dare i suoi frutti.

Insegnanti, cuochi, giardinieri e autista lavorano con la scuola da molti anni ormai e il loro impegno e la loro dedizione per i bambini è palpabile. Anche loro sono orgogliosi di far parte di questa avventura e aiutano a mantenere alti gli standard ai quali ci atteniamo. Siamo orgogliosi di condividere con voi questa bellissima storia di successo perché tutti voi lo avete reso possibile grazie al continuo supporto nel corso degli anni. Spero che ne siate orgogliosi, come dovreste esserlo, perché nulla di tutto ciò sarebbe stato possibile se non fosse stato per voi.

I bambini stanno bene, fin ora non abbiamo avuto altri contagi di scabbia. Abbiamo ancora la nostra tigna occasionale, ma trattiamo regolarmente i bambini e li teniamo sotto controllo. Quest’anno ci sono più bimbi sottopeso, che vengono monitorati attentamente per assicurarci che mangino il loro pasti, ma tutto sommato recuperano velocemente e bene.

Quest’anno, per la prima volta abbiamo ricevuto alcune donazioni dal Botswana. La prima proveniva da una nuova società mineraria, che sta cercando di stabilirsi nell’area di Ghanzi. Ci hanno donato 10000 Pula (circa 1000 euro) per un impianto di irrigazione da installare in giardino. Da allora abbiamo installato 2 sistemi, un sistema di gocciolamento in una piantagione e un sistema di irrigazione in un’altra. Questo è stato un grande successo e stiamo vedendo buoni risultati e produzioni migliori. Un’altra donazione è arrivata dagli ufficiali BDF (Botswana Defense Force). Durante la stagione della raccolta delle patate abbiamo ricevuto da un’azienda agricola con sede a Ghanzi, dall’inizio di luglio fino alla fine della raccolta 100 kg di patate la settimana.

Siamo grati per queste donazioni e speriamo che in futuro ne riceveremo di più. Io continuerò a sviluppare e mantenere una relazione con questi gruppi e attualmente sto cercando altre aziende locali che possano donarci cibo, denaro o beni necessari per il funzionamento del nostro centro.

Il nostro allevamento di animali domestici sta andando bene, le nostre capre, pecore e maiali si stanno riproducendo e ora possiamo iniziare allevamenti a rotazione regolari di questi animali che ci permettono di avere una varietà di carne da offrire ai bambini. Non ci sono molte persone che lavorano con i maiali nella zona e attualmente stiamo cercando aziende locali per verificare se sono interessate ad acquistare carne di maiale da noi. Speriamo di vendere carne suina al fine di coprire tutti i costi relativi agli animali (veterinari e alimenti per animali), nonché di portare un piccolo reddito per la scuola. Abbiamo un numero sufficiente di galline per garantire il fabbisogno di uova, anche se durante l’inverno la produzione rallenta.

Siamo orgogliosi di condividere con voi la nostra storia, perché tutti voi, attraverso il vostro continuo supporto nel corso degli anni, avete reso possibile tutto questo. Grazie a nome di tutte le centinaia di bambini che hanno frequentato il nostro centro di accoglienza e che sono stati proiettati in un futuro più luminoso grazie a voi.

Di nuovo vi auguriamo di tutto cuore un felice e sereno Natale e per l’anno nuovo salute, gioia e pace.

Cecilia e Charlcie